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Migranti. Dolore reso invisibile, appello alla comune umanità contro il virus dell’indifferenza

Il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, in qualità di delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per i migranti, ha inviato un messaggio che è un accorato appello alla comune umanità contro un virus peggiore del Covid-19, quello dell’indifferenza nei confronti del dramma di tanti immigrati, la cui situazione già difficile, viene aggravata dalle attuali circostanze di emergenza sanitaria.
Mons. Staglianò nel suo messaggio ravvisa la possibilità che il dolore di queste persone diventi invisibile e le loro sofferenze occultate, proprio a causa del Coronavirus, con un crescente rischio di gravi omissioni e di facili strumentalizzazioni, accentuando anche la mancanza di una seria informazione e documentazione…

Covid-19: grazie agli artisti delle “notti bianche”

Il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, ha rivolto un videomessaggio a quanti stasera parteciperanno, attraverso i social, all’iniziativa “Notti janca da spiranza” (notte bianca della speranza), un progetto ideato da un giovane diacono, don Sebastiano Cristaudo, nel quale ogni artista potrà condividere sulla pagina facebook dedicata, qualsiasi tipo di contenuto di carattere artistico che veicoli un messaggio di speranza in questo tempo di pandemia.
“Notte bianca è un ossimoro – afferma il vescovo – due termini che si oppongono: l’oscurità della notte da un lato, mentre il bianco evoca la luce. Come potrà accadere che la notte diventi bianca?”…

Dal 18 maggio la Messa con la presenza dei fedeli

Stamattina, 7 Maggio 2020, a Palazzo Chigi è stato siglato il protocollo che segna la ripresa delle celebrazioni liturgiche con la presenza del popolo a partire dal 18 maggio, ribadendo l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto. Il testo – fa sapere la Conferenza episcopale italiana – giunge a conclusione di un percorso che ha visto la collaborazione tra i vescovi, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno – nello specifico il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci – e il Comitato Tecnico-Scientifico…

CARITAS. NELLA CRISI GENERATA DALLA PANDEMIA, UNA CHIESA VICINA AI POVERI

In questi giorni di crisi i bisogni sono raddoppiati e riguardano anche la classe media: nei nostri territori si conferma il dato nazionale. Vorremmo però anzitutto, come Caritas, rilevare un dato prezioso per il nostro futuro: l’emergere di tanta spontanea solidarietà! Nel ringraziare tentiamo solo di esemplificare perché sappiamo che, insieme alle disponibilità di beni (ma anche di attenzione) e alle offerte pervenute alla Caritas diocesana, tanti aiutano attraverso i singoli vicariati e le parrocchie. Tutti ringraziamo!…

“Datevi al meglio della vita” 57ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

3 maggio 2020 domenica del Buon Pastore, si celebra in tutte le comunità cristiane la 57a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Il tema di quest’anno “Datevi al meglio della vita” tratto dalla Christus Vivit (n° 143) di Papa Francesco.
Sia un giorno di preghiera per tutte le vocazioni, quelle che stanno sorgendo e quelle che già camminano anche nella lotta e nella fatica, la stessa fatica evidenziata da Papa Francesco nel messaggio per la Giornata di preghiera per le vocazioni che non deve farci paura: “Conosco la vostra fatica, le solitudini che a volte appesantiscono il cuore…

Un patto diffuso per il bene comune

I timori in questo tempo di crisi mi hanno fatto ricordare una preoccupazione che avevo nel cuore quando ero un giovane padre. Ogni tanto mi accompagnava un pensiero: “Se dovessi ammalarmi o morire su chi potrebbero contare i miei ragazzi?”.
Passavo in rassegna familiari e amici e desideravo proporre alle persone più care un patto: “Se dovesse accadere qualcosa, promettiamoci che chi resta si prenderà cura dei figli dell’altro.”…

Coronavirus. Noto. Un questionario per progettare un futuro nuovo di Chiesa

Come annunciato nella lettera indirizzata alla diocesi su come progettare una ripartenza “umana e cristiana” (non solo economica), dopo i giorni di isolamento a causa della pandemia di Covid-19, il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, propone alla comunità diocesana un primo questionario, elaborato insieme al Consiglio Episcopale, da diffondere in maniera capillare in tutte le comunità parrocchiali e realtà ecclesiali del territorio diocesano, “perché tutti voi – fedeli laici, religiosi e religiose, diaconi e presbiteri – possiate anche raccontare ciò che lo Spirito del Risorto vi suggerisce, per cominciare già da adesso ad immaginare un nuovo volto di Chiesa per la nostra amata Diocesi”. (Lettera del vescovo sulla “nostra ripartenza”, 25 aprile 2020)…

Coronavirus. Una canzone del Vescovo sulla ripartenza

Un messaggio di speranza contro il covid 19 viene dato da “L’Italia risorgerà”, la canzone scritta dal Vescovo di Noto Mons. Antonio Staglianò. Il testo è costruito sulle note della famosa canzone di Edoardo Bennato, “Meno male che adesso non c’è Nerone”. Mons. Staglianò, con questa nuovo testo musicale, vuole far riflettere sulla ripartenza dell’Italia, dopo i giorni difficili della pandemia…

Noto. Il Vescovo: quattro D per una ripartenza umana e cristiana

“L’umanità dopo la pandemia non deve ripartire, deve risorgere!” Queste parole le ha pronunciate ieri il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, nell’omelia della terza domenica di Pasqua, celebrata ancora a porte chiuse, senza il popolo di Dio e trasmessa tramite i mezzi di comunicazione, dalla Basilica Cattedrale di Noto.Risurrezione dunque – afferma il vescovo – più che ripartenza…

Il Viandante e l’Ombra #6

In verità al Viandante erano passate per la mente – in un istante che pure durò, e non terminava, tanto era straziante – le scene di alcuni milioni di esseri umani smagriti e ridotte a pelle e ossa e poi introdotti in forni crematori nell’Olocausto di qualche “stralcio di tempo” fa. La selezione etnica in nome della razza pura aveva trasformato gli uomini in bestie, come a dire che la purezza della razza stava nella bestialità basica dell’animale…