Archivi della categoria: Omelia

«LA BONTA’ DI DIO»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Pozzallo 19 aprile 2023
19-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle,

«Dio ha talmente amato il mondo da mandare suo Figlio a salvare il mondo». Queste parole di Gesù accolte da Nicodemo, capo dei farisei, e riconsegnate ai discepoli, diventano la chiave indispensabile per capire il progetto di Dio sull’umanità intera. Ci dice dell’amore folle del Signore per ciascuno di noi.

Il nostro Dio ama e salva, ha perso la testa per noi che siamo figli suoi, vuole la nostra felicità e santità più di quanto noi stessi desiderariamo. È proprio vero: dobbiamo abbandonare l’idea di un Dio severo pronto a castigarci. Gesù ha dimostrato con la sua predicazione e con la sua vita che il suo Dio è un padre pieno di ogni tenerezza e compassione e misericordia…

«SOFFIO D’AMORE»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale ad Avola
18-04-2023
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Il dialogo di Gesù con Nicodèmo è tra i più belli e più profondi di tutta la Bibbia: troviamo in questa pagina la passione di Dio per l’umanità e la sete di ricerca dell’uomo desideroso di trovare la via della salvezza.
Quando c’è buio attorno a te e senti che qualcosa sta cambiando allora ti metti alla ricerca di Dio. Sai che non puoi fare a meno di Lui e della Sua luce e ti metti sulle Sue tracce. Di notte, non solo per paura del giudizio degli altri, ma perché cerchi la Luce.
Nicodèmo quando gli dice: «Maestro, nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui» (Gv 3,2), attesta che Gesù viene da Dio perché sono le opere a confermarlo. Ma Gesù va oltre: «se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio» (Gv 3,3).
Vede la presenza di Dio nella propria vita, nella storia e nella Chiesa, solo chi rinasce dall’alto!
La conoscenza di Dio è un dono dato dall’alto; infatti, questo dono viene dato al credente mediante la fede in Cristo Gesù, Figlio di Dio.
Si diventa una sola cosa con Dio se si apre il cuore all’azione dello Spirito, alla sua forza, solo se si è capaci di invertire la rotta e vivere come Lui.
Essere risorti con Cristo significa cercare le «cose» di lassù, quindi se ci leghiamo alle cose terrene non siamo persone risorte: se non siamo disposti a rinunciare al maligno, non saremmo capaci di seguire Gesù. Lui e il mondo sono diametralmente opposti, come anche il loro fine, nell’uno c’è la piena insoddisfazione, mentre nell’Altro, la piena realizzazione umana e spirituale.

«MIO SIGNORE E MIO DIO»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Noto
16-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle, carissimi confratelli, il vangelo di oggi, «ottavo giorno» dopo la Pasqua, Domenica della Divina Misericordia, festa istituita da San Giovanni Paolo II, per volere del Buon Gesù così come ci racconta Santa Faustina Kowalska nel suo Diario, la pagina di Giovanni ci presenta due manifestazioni del Risorto, la prima avvenuta la sera dello stesso giorno della scoperta del sepolcro vuoto, l’altra avvenuta otto giorni dopo.

1.La paura degli apostoli I santi vangeli ci raccontano delle ore drammatiche vissute da Gesù al Getsemani, dove tutti i discepoli fuggirono stravolti e pieni di paura: temevano di essere coinvolti in quel processo che avrebbe portato Gesù alla condanna e alla morte. Secondo il Vangelo di Giovanni, solamente Pietro e un altro discepolo cercavano di capire, da lontano, cosa stesse accadendo, a tal punto che si spinsero fino alla casa del sommo sacerdote (cfr. Gv 18,15). Pietro, spaventato per essere stato riconosciuto, si comporta da vile codardo e vile traditore (cfr. Gv 18,16-18.25-27). Rinnega il Maestro. In quella circostanza forse noi avremo fatto la stessa cosa. E oggi Cristo viene ancora tradito e rinnegato!…

«È IL SIGNORE»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Modica
14-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle, carissimi confratelli il vangelo di oggi ci fa comprendere il significato della parola consapevolezza, partendo da un’esperienza di fallimento totale. Siamo sulla spiaggia del mare di Galilea, luogo tanto caro ai discepoli perché proprio lì hanno ricevuto la prima chiamata a diventare «pescatori di uomini» (Mc 1,17).

Questa pagina evangelica narra la terza apparizione di Gesù risorto ai discepoli, sulla riva del lago, con la descrizione della pesca miracolosa. Il racconto è collocato nella cornice della vita quotidiana e feriale dei discepoli, tornati alla loro terra e al loro lavoro di pescatori, dopo i giorni tumultuosi della sofferenza di Cristo, giorni sconvolgenti della passione, morte e risurrezione del Signore. Era difficile per loro comprendere ciò che era avvenuto. La loro è una morte spirituale un decadimento interiore, forse il fallimento più grande della loro giornata terrena. L’avere rinnegato il Signore, poi, li stava consumando interiormente. Uno stillicidio dell’anima…

LASCIARSI TOCCARE IL CUORE
Omelia nella Santa Messa di Ringraziamento Cattedrale Santa Maria La Nova – Caltanissetta 13 aprile 2023
13-04-2023
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Come fare ritorno a casa. Come stare sulla via che ti porta dove, nella grazia e nella fatica, hai vissuto la tua prima giovinezza, tra queste case, su queste vie a te da sempre familiari, dove hai scoperto una vocazione straordinaria, e incontrando la tua gente, hai compreso che Qualcuno lassù ti ha scelto alla vita sacerdotale. Quella scelta che porti sempre con te, nel tuo cuore.
Fare ritorno dove in una Chiesa meravigliosa come la nostra Cattedrale, in un caldo e gioioso 29 giugno di 33 anni fa ti sei prostrato sul pavimento – proprio qui – ricevendo il Sacro Crisma, la protezione dei Santi della Chiesa universale e dei santi della nostra amata chiesa nissena, dove in comunione con il vescovo hai partecipato a mille eventi di grazia fino all’altro ieri. Qui a Caltanissetta come negli altri comuni della Diocesi.
L’Eucaristia che stiamo celebrando, carissimi fratelli e sorelle, carissimi confratelli è il rendimento di grazie più bello e perfetto che oggi possiamo offrire al Padre…

L’AMORE SA ATTENDERE
Omelia Domenica di Resurrezione
09-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle
Pasqua è giorno di rinascita, giorno di sole, primavera dello spirito. Pasqua dice un nuovo inizio perché la morte è stata sconfitta. Dio fa nuove tutte le cose e rinnova la vita di tutti i suoi figli. Anche la nostra.
L’attesa di chi ama con il cuore. Amore vero, puro, generoso. Quello di Maria Maddalena che si reca al sepolcro per rimanere presso la tomba di Gesù, così come accade nella vita di oggi, come quando sostiamo davanti alle tombe dei nostri cari, come una persona che non vuole staccarsi da colui che ama intensamente neppure dopo la morte. La Maddalena fu animata da un forte amore, da una grande attrattiva per il Cristo come dimostra eloquentemente il suo pianto inconsolabile presso il sepolcro del Signore.

LE NOSTRE NOTTI
Omelia Veglia Pasquale nella Notte Santa
08-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle, il Signore è risorto. Alleluia, alleluia!
La notte, nella storia di Dio e dell’uomo raccontata dalla Bibbia. è il tempo dell’incontro, il tempo dell’alleanza del popolo con il Signore. E nella notte, Dio compie le Sue grandi opere: così come è avvenuto per la creazione, «fiat lux», e la luce fu, cosi come la Bibbia racconta dell’incontro con Abramo e Sara e la prima pasqua in terra egiziana. Di notte Gesù incontra Nicodemo e si intrattiene con i suoi amici. Nel cuore della notte Gesù si reca nell’orto degli ulivi.
La notte è, purtroppo, anche tempo di disperazione, solitudine e di allontanamento da Dio e da se stessi.
La notte è, quindi, icona di dannazione o salvezza. Questo dipende dalla nostra risposta. Dipende solo dalla nostra volontà: o con Lui o contro di Lui.

L’ORA DELLA CROCE
Omelia Azione liturgica della Passione del Signore
07-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle
Il mistero della sofferenza accompagna da sempre la vita dell’uomo, dal giorno in cui i nostri progenitori, con un grave atto di disobbedienza, si allontanarono dalla grazia di Dio.
Dalla luce di quel primo giardino, che allietava la vita di Dio e la stessa vita dell’uomo, il mistero della morte è entrato nella vita di ogni uomo e di ogni donna.
Nel corso dei millenni, carissimi fratelli e sorelle, quante persone hanno raggiunto la Casa del Signore, quante storie di sofferenza, di dolore innocente, inaudito. La storia dell’uomo continua, oggi, ad essere segnata da questa sofferenza, dalla morte e, l’azione liturgica della Passione del Signore ci presenta la morte di Gesù, la Sua sofferenza, il Suo dolore, la Sua profonda Via crucis, via del dolore redentivo, quella via di evangelica gioia che ha inizio a Nazareth, nel grembo della Vergine Santissima, perché il Cristo che stende le braccia sul legno della croce è lo stesso Gesù che i pastori adorarono a Betlemme.

Omelia della Santa Messa «Nella Cena del Signore». DARE LA VITA
06-04-2023
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Carissimi confratelli sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, seminaristi e fedeli tutti, con la Santa Messa «nella Cena del Signore», ha inizio il Triduo Pasquale della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo, che è il culmine di tutto l’anno liturgico e che si apre con la commemorazione dell’Ultima Cena. Questa sera ricordiamo tutti i cari defunti delle famiglie dei portatori di San Corrado e dei cilii. Il Signore li accolga nella gloria del Paradiso.
Ci siamo proprio tutti in quella «stanza al piano superiore». Pietro, Giacomo, Giovanni, Bartolomeo, Giuda ieri, …Corrado, Guglielmo, Salvatore, Carlo, Luigi, Giuseppe oggi! Il cristiano crede nella religione della Presenza. E Lui è qui. Ora e per sempre. Con noi!
Gesù, la vigilia della sua passione, offrì al Padre il suo Corpo e il suo Sangue sotto le specie del pane e del vino e, donandoli in nutrimento agli Apostoli, comandò loro di perpetuarne l’offerta in sua memoria. E noi ora celebriamo questo memoriale. Come in ogni messa!…