Archivi della categoria: Omelia

«UN PANE CHE RIMANE PER SEMPRE»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Pachino
24-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle,
siamo sempre alla ricerca di qualcosa che ci soddisfi, che dia un senso alla nostra vita e al nostro camminare su questa terra. Camminiamo alla ricerca di segni che possano riempire di significati veri la nostra povera e fragile esistenza. Come l’antica folla ci accontentiamo di mangiare il pane senza andare oltre, senza ricorrere a quel Pane che rimane per sempre, che dura per la vita eterna.
Con il brano evangelico appena proclamato ha inizio la spiegazione dell’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Subito dopo il miracolo, Gesù e le folle prendono le distanze: il Maestro considerava gli uomini già pronti a capire il mistero del Regno di Dio, la folla, invece, aveva un solo obiettivo: voleva soltanto proclamarlo re. La folla lo vedeva come uno che avrebbe sconfitto i governanti e avrebbe portato benefici e libertà…

«CINQUE PANI E DUE PESCI»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Rosolini
21-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle,
Gesù è il pane di vita eterna, il pane vivo disceso dal Cielo, il pane offerto a chi Lo riconosce Signore e Dio. Questo è il mistero che celebriamo in ogni Eucarestia. In ogni altare del mondo!
Il Vangelo di oggi ci presenta uno degli eventi più noti della vita di Gesù: la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Un miracolo che è rimasto impresso con grande forza nella memoria e nel cuore dei discepoli e delle folle. Esso, infatti, viene riportato in tutti i Vangeli.
Di fronte alla moltitudine che lo segue per il Suo insegnamento e per le guarigioni che compie, affascinati dalla Sua Persona, Gesù alza lo sguardo, è attento alla loro fame materiale e spirituale. 
La compassione e l’attenzione che Egli pone su quella gente, ci rivelano la premura generosa di Dio. L’evangelista Giovanni, in apertura del brano che abbiamo ascoltato, dice che la folla seguiva il Maestro perché vedeva i segni che Lui faceva sugli ammalati…

«ARIA DI PARADISO»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Scicli
20-04-2023
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«Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti, ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra» (Gv 3,31). In queste parole troviamo la solenne conclusione del dialogo amichevole e intenso tra Gesù e Nicodemo che la liturgia ci ha proposto in questi giorni.

Fin dalle prime parole Gesù invita il capo dei farisei ad alzare lo sguardo, a contemplare le cose del cielo: chi non rinasce dall’alto non può capire le Sue Parole né può entrare nel Regno che Dio vuole attuare.

Il vangelo ci dice chi non accoglie in semplicità lo Spirito di Dio non può riconoscere Gesù come Colui che discende dal Cielo, è lo Spirito che ci fa conoscere Gesù, il testimone fedele di Dio. Gesù vive nella carne, entra nella storia del mondo, nella storia di tutti noi, storia fatta di gioie e di dolori e diventa uno di noi in tutto tranne che nel peccato, ma non appartiene alla terra, né viene dalla terra: è un frammento di Cielo donato all’umanità, Lui ha portato sulla terra l’aria del Paradiso. Lui, il cuore del Paradiso che dà vita ad un’umanità ferita dal peccato…

«LA BONTA’ DI DIO»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Pozzallo 19 aprile 2023
19-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle,

«Dio ha talmente amato il mondo da mandare suo Figlio a salvare il mondo». Queste parole di Gesù accolte da Nicodemo, capo dei farisei, e riconsegnate ai discepoli, diventano la chiave indispensabile per capire il progetto di Dio sull’umanità intera. Ci dice dell’amore folle del Signore per ciascuno di noi.

Il nostro Dio ama e salva, ha perso la testa per noi che siamo figli suoi, vuole la nostra felicità e santità più di quanto noi stessi desiderariamo. È proprio vero: dobbiamo abbandonare l’idea di un Dio severo pronto a castigarci. Gesù ha dimostrato con la sua predicazione e con la sua vita che il suo Dio è un padre pieno di ogni tenerezza e compassione e misericordia…

«SOFFIO D’AMORE»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale ad Avola
18-04-2023
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Il dialogo di Gesù con Nicodèmo è tra i più belli e più profondi di tutta la Bibbia: troviamo in questa pagina la passione di Dio per l’umanità e la sete di ricerca dell’uomo desideroso di trovare la via della salvezza.
Quando c’è buio attorno a te e senti che qualcosa sta cambiando allora ti metti alla ricerca di Dio. Sai che non puoi fare a meno di Lui e della Sua luce e ti metti sulle Sue tracce. Di notte, non solo per paura del giudizio degli altri, ma perché cerchi la Luce.
Nicodèmo quando gli dice: «Maestro, nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui» (Gv 3,2), attesta che Gesù viene da Dio perché sono le opere a confermarlo. Ma Gesù va oltre: «se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio» (Gv 3,3).
Vede la presenza di Dio nella propria vita, nella storia e nella Chiesa, solo chi rinasce dall’alto!
La conoscenza di Dio è un dono dato dall’alto; infatti, questo dono viene dato al credente mediante la fede in Cristo Gesù, Figlio di Dio.
Si diventa una sola cosa con Dio se si apre il cuore all’azione dello Spirito, alla sua forza, solo se si è capaci di invertire la rotta e vivere come Lui.
Essere risorti con Cristo significa cercare le «cose» di lassù, quindi se ci leghiamo alle cose terrene non siamo persone risorte: se non siamo disposti a rinunciare al maligno, non saremmo capaci di seguire Gesù. Lui e il mondo sono diametralmente opposti, come anche il loro fine, nell’uno c’è la piena insoddisfazione, mentre nell’Altro, la piena realizzazione umana e spirituale.

«MIO SIGNORE E MIO DIO»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Noto
16-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle, carissimi confratelli, il vangelo di oggi, «ottavo giorno» dopo la Pasqua, Domenica della Divina Misericordia, festa istituita da San Giovanni Paolo II, per volere del Buon Gesù così come ci racconta Santa Faustina Kowalska nel suo Diario, la pagina di Giovanni ci presenta due manifestazioni del Risorto, la prima avvenuta la sera dello stesso giorno della scoperta del sepolcro vuoto, l’altra avvenuta otto giorni dopo.

1.La paura degli apostoli I santi vangeli ci raccontano delle ore drammatiche vissute da Gesù al Getsemani, dove tutti i discepoli fuggirono stravolti e pieni di paura: temevano di essere coinvolti in quel processo che avrebbe portato Gesù alla condanna e alla morte. Secondo il Vangelo di Giovanni, solamente Pietro e un altro discepolo cercavano di capire, da lontano, cosa stesse accadendo, a tal punto che si spinsero fino alla casa del sommo sacerdote (cfr. Gv 18,15). Pietro, spaventato per essere stato riconosciuto, si comporta da vile codardo e vile traditore (cfr. Gv 18,16-18.25-27). Rinnega il Maestro. In quella circostanza forse noi avremo fatto la stessa cosa. E oggi Cristo viene ancora tradito e rinnegato!…

«È IL SIGNORE»
Omelia nella Santa Messa della Prima Visita Pastorale a Modica
14-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle, carissimi confratelli il vangelo di oggi ci fa comprendere il significato della parola consapevolezza, partendo da un’esperienza di fallimento totale. Siamo sulla spiaggia del mare di Galilea, luogo tanto caro ai discepoli perché proprio lì hanno ricevuto la prima chiamata a diventare «pescatori di uomini» (Mc 1,17).

Questa pagina evangelica narra la terza apparizione di Gesù risorto ai discepoli, sulla riva del lago, con la descrizione della pesca miracolosa. Il racconto è collocato nella cornice della vita quotidiana e feriale dei discepoli, tornati alla loro terra e al loro lavoro di pescatori, dopo i giorni tumultuosi della sofferenza di Cristo, giorni sconvolgenti della passione, morte e risurrezione del Signore. Era difficile per loro comprendere ciò che era avvenuto. La loro è una morte spirituale un decadimento interiore, forse il fallimento più grande della loro giornata terrena. L’avere rinnegato il Signore, poi, li stava consumando interiormente. Uno stillicidio dell’anima…

LASCIARSI TOCCARE IL CUORE
Omelia nella Santa Messa di Ringraziamento Cattedrale Santa Maria La Nova – Caltanissetta 13 aprile 2023
13-04-2023
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Come fare ritorno a casa. Come stare sulla via che ti porta dove, nella grazia e nella fatica, hai vissuto la tua prima giovinezza, tra queste case, su queste vie a te da sempre familiari, dove hai scoperto una vocazione straordinaria, e incontrando la tua gente, hai compreso che Qualcuno lassù ti ha scelto alla vita sacerdotale. Quella scelta che porti sempre con te, nel tuo cuore.
Fare ritorno dove in una Chiesa meravigliosa come la nostra Cattedrale, in un caldo e gioioso 29 giugno di 33 anni fa ti sei prostrato sul pavimento – proprio qui – ricevendo il Sacro Crisma, la protezione dei Santi della Chiesa universale e dei santi della nostra amata chiesa nissena, dove in comunione con il vescovo hai partecipato a mille eventi di grazia fino all’altro ieri. Qui a Caltanissetta come negli altri comuni della Diocesi.
L’Eucaristia che stiamo celebrando, carissimi fratelli e sorelle, carissimi confratelli è il rendimento di grazie più bello e perfetto che oggi possiamo offrire al Padre…

L’AMORE SA ATTENDERE
Omelia Domenica di Resurrezione
09-04-2023
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Carissimi fratelli e sorelle
Pasqua è giorno di rinascita, giorno di sole, primavera dello spirito. Pasqua dice un nuovo inizio perché la morte è stata sconfitta. Dio fa nuove tutte le cose e rinnova la vita di tutti i suoi figli. Anche la nostra.
L’attesa di chi ama con il cuore. Amore vero, puro, generoso. Quello di Maria Maddalena che si reca al sepolcro per rimanere presso la tomba di Gesù, così come accade nella vita di oggi, come quando sostiamo davanti alle tombe dei nostri cari, come una persona che non vuole staccarsi da colui che ama intensamente neppure dopo la morte. La Maddalena fu animata da un forte amore, da una grande attrattiva per il Cristo come dimostra eloquentemente il suo pianto inconsolabile presso il sepolcro del Signore.